TeatriAsud
Percorsi di Teatro Sociale e di Ricerca Teatrale
Il Teatro Sociale, in linea con le istanze della cultura teatrale avanguardistica e post-novecentesca, concorre alla creazione/sperimentazione di un Teatro “efficace”, che ri-stabilisca un significato e un nesso profondo tra ciò che viene agìto in scena e ciò che viene esperito dallo spettatore. L'intervento nelle aree della marginalità risponde all'esigenza, da parte dell'operatore teatrale-regista, di “scovare” aree fertili per la sperimentazione di un'indagine scenica tout court. Tale ricerca è volta alla costruzione di storie/mondi che, rielaborati in chiave poetica e performativa, parlino “dell'uomo in presenza di altri uomini” (come profetizzato da Artaud e dal suo “atleta del cuore”) e trovino una formula rituale e condivisa di espressione. Tramite lo scardinamento del tradizionale apparato teatrale (superando la separazione sclerotizzata attore/spettatore, platea/palcoscenico, testo drammaturgico/recitazione, parola/corpo) e l'intervento e la creazione in contesti sociali extra-professionali, in quanto non corrotti dai clichè del mestiere, si può costruire una solida premessa per rigenerare il ruolo e il significato del Teatro.
Erede di molteplici correnti ed esperienze performative (dall'animazione teatrale e di comunità degli anni sessanta alle sperimentazioni post-avanguardistiche novecentesche, dall'impegno del teatro politico agli interventi di Teatro dell'Oppresso, dagli insegnamenti dei Maestri pedagoghi fino ad arrivare alle performing arts e ai primi esperimenti di Teatro e Psichiatria), oggi il Teatro Sociale rappresenta l'area di provenienza ed appartenenza delle più importanti realtà di ricerca teatrale, in Europa e nel mondo.
Numerose sono le produzioni di spettacoli provenienti dall'area del Teatro Sociale che si sono imposte nel mondo del teatro sia di ricerca che del mercato istituzionale. Spesso il felice incontro tra compagnie di Teatro Sociale e Soggetti promotori (Enti teatrali, Teatri Stabili, Istituti Universitari) ha reso possibile la produzione di spettacoli competitivi, ospitati e premiati all'interno di rassegne nazionali ed internazionali d'eccellenza (esemplare, da questo punto di vista, l'impegno del Teatro Stabile di Bologna Arena del Sole e l'Ente Teatrale Emilia Romagna Modena, che hanno visto l'attribuzione di premi Ubu e Hystrio alla Compagnia Pippo Delbono e Arte e Salute Onlus, i cui spettacoli vengono regolarmente prodotti dai due Teatri Stabili sopracitati).
Tra i nomi legati alla nascita ed alla codifica del Teatro Sociale (spesso ne sono stati gli ideatori e fondatori), ricordiamo: Bob Wilson, Teatro Nucleo, Compagnia Pippo Delbono, Socìetas Raffaello Sanzio, Virgilio Sieni, Teatro Valdoca, Armando Punzo e la Compagnia della Fortezza, Isole Comprese Teatro, Augusto Boal, Enzo Toma e il Teatro Kismet, Compagnie de l'Oiseau Mouche, Teatro delle Albe, Marco Baliani, Giuliano Scabia, La Casa dei Risvegli, Lenz Rifrazioni, Accademia della Follia e Claudio Misculin.
Il teatro Sociale utilizza, per le sue finalità, una molteplicità di tecniche e suggestioni (provenienti da civiltà e culture teatrali in gran parte novecentesche) quali, per esempio: le azioni fisiche stanislaskijane, il teatro delle “azioni efficaci” di Artaud, il Teatro dell'Oppresso e Teatro Invisibile, Grotowski e tutti i Maestri Pedagoghi, elementi di danzaterapia, drammaterapia, happening, Carmelo Bene e le cantine romane, il training ed il teatro del baratto codificati da Eugenio Barba e dall'Odin Teatret, le incursioni civili e politiche del Living Theatre, il teatrodanza e Pina Bausch, la ricerca sull'autobiografia e sulla drammaturgia attore-autore di Leo De Berardinis, la Commedia dell'Arte, i teatri interetnici di Peter Brook, la body art e Marina Abramovic.